Ue, Cottarelli: crescita al 2% o rischi per sostenibilità debito Italia
Covid, “dpcm necessario ma nel momento sbagliato per l’economia”
“Se portiamo l’economia italiana a una crescita del 2%, che non è facile, il debito sarà sostenibile, altrimenti nel medio periodo i rischi ci sono“. Lo ha detto Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, intervenendo al Forum Sistema Salute, in corso di svolgimento a Firenze.
“Non stiamo prendendo a prestito molto dai mercati ma prendiamo dalle istituzioni europee, dalla Bce e dalla Commissione europea e questo comporta rischi politici“, ha aggiunto, sottolineando la necessità di lavorare per stimolare la ripresa: “Superata la pandemia la crescita potrà essere anche del 6%, ma guardando al di là del 2021 dobbiamo fare le riforme per essere in grado, nei prossimi anni, di fare una crescita del 2%“.
Per quanto riguarda il nuovo Dpcm, Cottarelli ritiene che “purtroppo questi provvedimenti a questo punto erano necessari ma arrivano dal punto di vista economico nel momento sbagliato perché l’economia italiana, dopo il lockdown, stava ripartendo“. E’ un fatto positivo però, secondo l’economista, la differenziazione su base territoriale. “Io – spiega – credo che sia stato giusto fare le chiusure parziali mentre il lockdown totale forse è stato esagerato. A marzo-aprile si è fatto tutto uguale per tutti, ma è stato come fare i tagli lineari, che si fanno per non entrare nelle discussioni e spiegare perché per te sì e te no. Il criterio di usare dei parametri mi pare sia inevitabile“. Quella delle amministrazioni regionali, come la Lombardia, che recriminano contro la decisione del governo, per Cottarelli, “è una reazione naturale, ma non è buona e si dovrebbe evitare“.