Turismo, Massimo Mallegni (Forza Italia): disdette da Germania, governo tuteli tour operator
Interrogazione senatore, responsabile turismo di Forza Italia, a ministri Di Maio e Franceschini
“Più a lungo l’Italia rimane tra i Paesi sconsigliati, più ci saranno perdite”
Il governo intervenga subito, anche in sede europea, per tutelare i nostri tour operatori, dinanzi alle disdette che continuano a giungere in queste ore soprattutto da Germania e Olanda. È quanto chiede il senatore Massimo Mallegni, responsabile nazionale turismo e commercio di Forza Italia, in un’interrogazione urgente rivolta ai ministri degli Affari esteri e dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Luigi Di Maio e Dario Franceschini.
Mallegni parte da una premessa: “Secondo l’ultimo rapporto ISTAT “Una stagione mancata: impatto del Covid-19 sul turismo”, uno degli effetti economici più immediati della crisi associata al Covid-19 è stato il blocco dei flussi turistici”, ovvero “nel trimestre marzo-maggio, senza il COVID-19 ci sarebbero state 81 milioni di presenze (18% del totale annuale), il 23% delle presenze annuali di stranieri, nonché il 20% delle presenze annuali in strutture alberghiere; i soli turisti stranieri avrebbero speso circa 9,4 miliardi di euro”.
Da ieri, 15 giugno, “nella maggior parte dell’Europa vi sono meno restrizioni sugli spostamenti, introdotti da metà marzo in poi, a causa dell’emergenza sanitaria; si potrà, quindi, cominciare di nuovo a circolare liberamente tra i vari Paesi”, ricorda il senatore di Forza Italia, riferendo però di “preoccupazioni da parte di operatori turistici che si trovano nella situazione in cui, pur non essendovi ufficialmente particolari restrizioni all’arrivo dei turisti dalla Germania e dall’Olanda, continuiamo a ricevere cancellazioni; pare infatti che la Germania stia sconsigliando i viaggi verso l’Italia almeno fino alla data del prossimo 20 giugno (data che parrebbe essere in corso di aggiornamento). Questo comporta un grave blocco per la ripartenza delle prenotazioni, nonché un corto circuito anche nella gestione dei rapporti commerciali, dove da un lato gli hotel hanno diritto di chiedere le penali di cancellazione e dall’altro il Tour operator rimborsa il cliente e non le paga al fornitore”.
“È evidente che più a lungo l’Italia rimane tra i paesi sconsigliati, più ci saranno perdite per gli operatori del settore, poiché i turisti opteranno per altre destinazioni dove tali restrizioni non sono attive; oltretutto vi è il rischio maggiore che gli operatori dovranno accollarsi il costo di penali che non incasseranno”, prosegue Mallegni, che nell’interrogazione parlamentare chiede quindi di sapere “se i ministri in indirizzo siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali urgenti iniziative intendano intraprendere in sede europea, ciascuno per le proprie competenze, al fine di porre fine a tale atteggiamento discriminatorio e facilitare l’arrivo dei turisti nel nostro Paese”.