Toninelli a “L’Italia s’è desta”: “Se arriviamo alla fine con una rottura definitiva, il Movimento 5 Stelle muore”
Questa mattina, l’ex Ministro Danilo Toninelli è intervenuto in diretta a “L’Italia s’è desta“, il programma in onda su Radio Cusano Campus e in radiovisione su Cusano Italia TV (canale 122 del digitale terrestre). Durante l’intervista, Toninelli ha discusso approfonditamente le tensioni interne al Movimento 5 Stelle, sollevando preoccupazioni su un possibile scenario di rottura tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte.
Una rottura inevitabile?
Alla domanda su un possibile scontro legale tra Grillo e Conte, Toninelli ha risposto: “Sono già stanco ora, a più di due mesi dalla fine di questo processo costituente. Non riesco a immaginare come sarò io, un attivista o un elettore del Movimento 5 Stelle tra due mesi. Questo processo è morto in culla, non si può rilanciare nulla se alla base c’è un litigio distruttivo, o peggio, autodistruttivo tra Grillo, che possiamo considerare il gallerista di una galleria straordinaria, e Conte, il gestore della galleria stessa. Se non riescono a mettersi d’accordo, l’unica via possibile è una separazione consensuale.”
Toninelli ha poi sottolineato l’importanza di evitare una rottura totale: “Se arriviamo alla fine con una rottura definitiva, il Movimento 5 Stelle muore. E con esso, muore una speranza per la parte onesta del Paese. Serve una separazione consensuale in cui Conte possa portare avanti la sua idea di partito progressista, e Grillo la sua visione di un partito post ideologico, senza schieramenti di sinistra o destra.”
Un processo costituente senza basi solide
In merito alle numerose proposte arrivate sulla piattaforma per la costituente, Toninelli ha espresso dubbi sulla possibilità di successo: “Può darsi che ci sia entusiasmo tra gli iscritti, ma in un contesto come questo, dove si cammina su un campo minato, viene meno il senso stesso del processo costituente. Il Movimento 5 Stelle si indebolisce quando prevale la tattica di convenienza politica, come accadde con Di Maio e l’appoggio al governo Draghi. Oggi non vedo le condizioni per andare avanti, a meno che non si arrivi a una separazione consensuale.”
Il ruolo di Alessandro Di Battista
Alla domanda su un possibile ritorno di Alessandro Di Battista, Toninelli ha chiarito: “Alessandro è un ragazzo fantastico, molto amato, ma oggi non si può parlare di lui. Prima di tutto dobbiamo capire se tra due mesi esisterà ancora qualcosa. Se continuiamo così, temo che la strada verso la fine sia inevitabile.“
Due partiti dentro il Movimento 5 Stelle
Toninelli ha poi commentato l’ipotesi di una scissione all’interno del Movimento: “Non esisteranno due partiti dentro il Movimento 5 Stelle, esistono già. Da un lato, c’è il partito di Conte, schierato con il centrosinistra, e dall’altro, c’è il partito post ideologico di Grillo, che mette al centro le idee, indipendentemente dagli schieramenti. Se vogliamo fare il bene di milioni di italiani che ancora credono nel Movimento, serve il coraggio di una separazione consensuale.“
Le critiche al processo costituente e il tetto dei mandati
In merito alle recenti dichiarazioni di Pasquale Tridico, Toninelli ha sottolineato la perdita di iscritti e voti del Movimento 5 Stelle: “Il movimento non è cambiato, è semplicemente diminuito. Abbiamo perso due milioni di voti alle ultime elezioni europee. La politica è diventata tattica, e questo ha sostituito le idee e il coraggio. Il limite dei due mandati è essenziale per evitare che la politica diventi una professione a tempo indeterminato. Tradire questo principio significa tradire le radici stesse del Movimento.”
Concludendo l’intervista, Toninelli ha lanciato un appello alla coerenza e all’onestà politica: “Mi dispiace vedere che alcuni si nascondono dietro il voto degli iscritti per ottenere un terzo mandato. Preferirei che chi vuole un terzo mandato lo dichiarasse apertamente, piuttosto che nascondersi dietro tattiche opportunistiche.”
Per ascoltare l’intervento di Toninelli: https://www.radiocusanocampus.it/it/danilo-toninelli-m5s-22-08-2024