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Superbonus, Vidotto: truffe? Ok controlli, ma norme non cambino più

Il fondatore di Detrazionifacili.it: per l’Agenzia delle Entrate, nel volume complessivo delle truffe,
l’incidenza del Superbonus è del 3% mentre per il bonus facciate siamo oltre il 46%

Superbonus, Vidotto: truffe? Ok controlli,
ma norme non cambino più


“Sono fondamentali misure più restrittive, ma è sbagliato dare la colpa solo ai tecnici

 

Il problema delle truffe va sicuramente arginato, ma non possiamo attribuire al Superbonus la parte economicamente più rilevante della questione. Tant’è vero che il direttore dell’Agenzia delle Entrate ha di recente riferito che l’incidenza del Superbonus, nel volume complessivo delle truffe, è del 3%, mentre invece per il bonus facciate siamo oltre il 46%. Questo perché il Superbonus è soggetto già a una serie di verifiche e controlli di livello superiore rispetto appunto al bonus facciate che, oltre a non avere un massimale di spesa, non ha avuto nemmeno chissà quali controlli o la necessità di asseverazioni da parte dei tecnici”. È quanto afferma l’ingegnere Fabio Vidotto, tra i massimi esperti del settore e fondatore del network di professionisti Detrazionifacili.it.

Detto questo, sono di certo fondamentali misure più restrittive, ma è assolutamente sbagliato dare solo la colpa ai tecnici, con possibile carcerazione e una sorta di flagellazione pubblica. Per capirci, vanno bene i controlli, vanno bene le verifiche, che ci sono già e che devono essere fatte in maniera preventiva, ma basta cambiare continuamente le regole. Abbiamo bisogno di una linea certa, sicura. Serve una normativa che non cambi di continuo, almeno per i prossimi 4-5 anni. Questo – conclude Vidotto – è l’unico modo anche per ridurre le incidenze dei costi ed evitare che le imprese corrano sempre di più per completare i lavori, a discapito magari della sicurezza sul lavoro”.

Erika Ciancio

Erika Ciancio, giornalista iscritta all’Ordine del Lazio. Inizia la sua carriera presso giornali nazionali di cronaca e politica, specializzandosi nei rapporti di pubbliche relazioni con la stampa per personaggi pubblici, anche del mondo dello spettacolo, professionisti e politici nazionali. Esperta in strategie di comunicazione social, punto di riferimento per molti personaggi nei “piazzamenti” televisivi nazionali, radio, e giornali.