AttualitàCulturaNews RecentiSpettacoloTelevisione

Simone Di Matteo presenta “Abbi Cura Di Me”

Simone Di Matteo presenta Abbi Cura Di Me, il secondo singolo estratto da “L’Amore Dietro Ogni Cosa” e interpretato ancora una volta da Andrea Crimi. Uscita il 21 maggio su tutte le piattaforme e nei migliori digital stores, il brano è una delle tredici tracce che compongono il progetto discografico della New Music International integralmente concepito dall’omonima opera dell’ex viaggiatore di Pechino ExpressL’Irriverente opinionista per antonomasia.

L’amore dietro ogni cosa”  è un’antologia di racconti in continua evoluzione e che non smette mai di stupire. Insignita del Premio per la Letteratura Elsa Morante nel 2016 durante l’evento “L’arte dice no alla violenza“, nel 2018 è divenuta uno spettacolo teatrale per la regia di Guido Del Vento. L’anno seguente, invece, è stato selezionato tra più di 400 drammaturgie in concorso al prestigioso Roma Fringe Festival. E oggi, dopo ben cinque anni dalla sua prima pubblicazione, ritrova nuova forza espressiva e le sue parole tornano a farsi musica.

«L’amore dietro ogni cosa – racconta ai microfoni di VanityClass Simone Di Matteo – è sicuramente l’opera alla quale mi sento più legato. Rappresenta una parte di me e raccoglie le esperienze che il mio cuore si è ritrovato a dover fronteggiare. Pagina dopo pagina, ho messo nero su bianco le mie emozioni come una sorta di diario di viaggio personale tra i sentieri dell’amore. Ho impresso sulla carta ciò che nel bene o nel male ho vissuto. Non è stato facile, ma liberatorio. L’amore è un sentimento universale che spesso in molti non riescono a comprendere e solamente in pochi riescono a coglierne il significato. Sembrerà scontato, o forse per alcuni addirittura banale, ma è l’unica forza in grado di farci sentire realmente liberi di essere quel che vogliamo. È questo il messaggio che si cela dietro il libro e che l’album porta con sé».

«Per quel che riguarda il disco – continua – è un progetto che avevo in mente già da diversi anni. Volevo dar vita a qualcosa che fosse all’altezza delle mie aspettative e che rispecchiasse il valore dell’opera madre».

Ma le sorprese non finiscono qui. Stando a quanto rivelato da Di Matteo, infatti, l’intera iniziativa potrebbe andare incontro ad un processo di re-styling. «Stiamo riscontrando notevoli consensi, soprattutto tra gli esperti del settore. Non me lo sarei mai aspettato. Per questo motivo, insieme alla casa discografica, abbiamo deciso di attuare un re-styling dell’intero progetto, compresa la parte grafica relativa alla copertina, la quale richiamerà il libro. Andrea Crimi ha prestato la sua voce alle prime due canzoni, ma non è da escludere che altri artisti daranno il loro contributo, sia in duetti che da solisti!».

Abbi Cura Di Me arriva a distanza di quasi tre mesi dal debutto di Anne, il pezzo che fa da apripista all’intero album. La storia è quella di un amore finito e degli strascichi che questo si porta dietro. Ricordi, sensazioni, occasioni mancate e sacrifici.

«Così come è stato per Anne – rivela Di Matteo – anche Abbi Cura Di Me è riflesso di un qualcosa che ho vissuto. Ci sono cose che ho tatuato sulla pelle e altre sul cuore. Il dolore e la sofferenza, per quanto negativi, servono a crescere e a maturare. Anche la rosa più bella piano piano sfiorisce, e intanto sbocciano spine pregne di malinconia. Fortunatamente, però, dopo ogni fine, c’è sempre un nuovo inizio. Ho imparato a mie spese che non bisogna mai aver timore di darsi agli altri, poiché quello che veramente si perde, è tutto ciò che per paura non si vive! E proprio per questo il brano vuole essere un invito alla perseveranza e a coltivare ciò che lo merita davvero. D’altronde, ogni cosa è possibile se si è disposti realmente ad amare».

«Le mie storie sono frutto della mia esperienza – ci tiene a sottolineare L’Irriverente – e i personaggi di cui racconto sono persone realmente esistenti. Protagonisti della mia vita, del testo originario e di conseguenza anche delle canzoni contenute nel disco. Per carità, i volti di cui narro non corrispondono ad un’esatta rappresentazione della realtà. Sono romanzati, in alcuni casi esagerati mediante iperboli, e in verità si distaccano un bel po’ dall’immagine poetica che gli ho regalato. Certe volte mi chiedo cosa abbiano provato nel ritrovarsi tra le mie parole o nel riascoltarsi in radio. Qualcuno mi ricorderà dolcemente, mentre qualcun altro mi rimpiangerà amaramente».

«Ogni traccia è interconnessa all’altra – dichiara – dopotutto si tratta di un’unica grande storia, quella dell’amore. Tra le più significative che avrete modo di ascoltare, c’è sicuramente Ci Vediamo Lunedì.  Spesso ci ritroviamo ad imboccare un cammino che riteniamo essere fatto per noi. Incontriamo quella che crediamo la nostra anima gemella, la idealizziamo, e solo alla fine capiamo di aver sbagliato totalmente strada. Ci vediamo Lunedì, almeno tra le pieghe delle pagine che corrono lente, è la storia di una persona che si è dimostrata indegna dell’amore che ha ricevuto, peccato solo non essermene accorto prima. Ma in fondo, è stato bello finché è durato!» (sorride).

«Mi ha lasciato tanta indifferenza. Indubbiamente, ricordo molto di ciò che ho provato io, ma ad oggi quella che pensavo fosse la mia metà mi appare come una perfetta sconosciuta. Insomma, qualcuno che sebbene abbia fatto fortemente parte del mio passato, adesso è completamente estraneo al mio presente. Alcuni errori si pagano e determinati incontri servono proprio per farci comprendere chi e cosa vogliamo veramente.  E solo quando “apriamo gli occhi”, ci rendiamo conto che, ciò che abbiamo vissuto, ora rappresenta il nulla sottratto al niente. Al di là di questo, però, ho sempre augurato, e continuerò a farlo, tutto il bene del mondo a chiunque io abbia frequentato e spero che la vita possa restituirgli, nel bene o nel male, quello che hanno seminato!».

Nato dalla penna dello stesso Simone Di Matteo, in collaborazione con il paroliere pontino Simone Pozzati, il pezzo vede nuovamente in qualità di interprete l’artista torinese Andrea Crimi, che ha curato le melodie originali dell’intero concept album.

«Abbi Cura Di Me è un pezzo che rievoca nell’ascoltatore dei ricordi indelebili» afferma Crimi. «Ho pensato ad accordi e melodie – prosegue – che si legassero al concetto di trasporto, di nostalgia e desiderio. Volevo che chi ascoltasse rivedesse delle figure ben precise attraverso la mia voce. Sono davvero orgoglioso e mi ritengo più che soddisfatto. Il mio desiderio più grande è che diventi la colonna sonora di molta gente, uno specchio in cui potersi riconoscere e ritrovare. Mi piace pensare che le piccole cose possano portare a grandi cambiamenti. Pertanto, spero che Abbi Cura Di Me possa restituire a tutti quel sorriso che la pandemia ci ha portato via!».

Messaggi, quest’ultimi, che ci ha tenuto a ribadire anche lo stesso Pozzati:

«Abbi Cura Di Me ci ricorda il valore della perseveranza nel ricercare l’essenzialità dei rapporti, accettandone anche lati spinosi e in ombra. L’amore dietro ogni cosa è un percorso fatto di musica e parole, dove ognuno può riconoscere un dettaglio e farlo suo. Sono davvero felice che, dall’idea di motore immobile dietro al concetto di Amore, si sia messo in atto prima un libro, poi una pièce drammaturgica e ora un disco di 13 tracce. Significa che questo sentimento è veramente una forza che muove le nostre vite! Lavorare con Simone Di Matteo, poi, è stato un grande piacere, nonché motivo di orgoglio. Lo stimo da sempre, ho letto ogni pagina che ha scritto e conosco i suoi testi a memoria. Mi ha dato tanto, perché oltre ad essere un collega, è pure un carissimo amico. So di dovergli molto e per questo gli restituisco altrettanto. E stato un onore toccare letteralmente con mano un testo che io in primis considero sacro, non mi stanco mai di rileggerlo. ».

L’arrangiamento di Abbi Cura Di Me vede la straordinaria partecipazione alle chitarre di Simone Sciarresi e Chiara Carcano, mentre alla batteria troviamo Paola Caridi. Ad arricchire la produzione musicale, l’arrangiatore Mario Natale. Noto per la sua vittoria in qualità d’autore e direttore d’orchestra del Festival di Sanremo con i Matia Bazar nel 2002 e nella categoria Giovani con Laura Bono nel 2005, vanta collaborazioni con artisti nazionali e internazionali del calibro di GrignaniJovanottiFiorelloPatty Pravo e Bertè. Insomma, l’immancabile ciliegina su una “torta” a tutti gli effetti da Guinness World Record. Difatti, finora mai nessun disco era stato pensato interamente a partire da un testo letterario e L’Amore Dietro Ogni Cosa costituisce un primato in assoluto nella Storia.

A tal proposito, Monica Landro della casa discografica New Music International di Milano ha aggiunto:

«Quando Simone mi ha parlato del progetto, sono rimasta immediatamente affascinata dall’idea che dalle parole di un libro potesse nascere un album. Di solito accade che ne nasca un film. Affascinante l’idea che 13 capitoli diventassero 13 canzoni e stimolante il fatto che questa idea fosse un Primato: il primo concept album per raccontare un libro. Anne, il primo singolo uscito lo scorso febbraio, mi ha subito fatto intuire il potenziale di questo progetto perché diversi media tra radio e stampa ne hanno colto l’originalità. Tuttavia, è con Abbi Cura Di Me che io sono certa che vedremo decollare significativamente questo lavoro di squadra. La canzone, potente di per sé per il testo, per la coinvolgente interpretazione canora e per gli arrangiamenti che la rendono ancora più emotiva, rappresenta perfettamente il concetto di Amore Dietro Ogni Cosa!».

Ad accompagnare il tutto, il videoclip ufficiale prodotto da Modo Agency per la regia di Nicola Marrapodi e Bruno Trombetta. Girata in Villa Borzino a Busalla (GE), con il patrocinio del Comune e dell’Assessorato alla Cultura, la clip mostra con un tocco noir l’eterno sfiorarsi di due anime, tra i petali dell’ignoto e il pallido grigiore del ricordo, in una danza al di là del tempo che li avvina, senza che però riescano mai a toccarsi. A vestire i panni dei protagonisti saranno l’attore e modello Andrea Candeo e la ballerina Sophia Carbonaro, che hanno saputo impersonare alla perfezione il significato del testo, dando vita ad una coreografia senza eguali.

A te, con la sola e unica mia certezza che non v’è lapide più dolce per un così vano ricordo
(S. Di Matteo).

 

 

 

Andrea Iannuzzi

Andrea Iannuzzi, giornalista dal marzo del 2000, ma con radici nella radiofonia che nascono nel 1989, esperto di tv e spettacolo, con un passato anche nella moda come fotografo. E’ stato capo progetto e direttore artistico di varie trasmissioni televisive, e direttore di alcuni fra i più importanti giornali e magazine nazionali italiani. Ufficio stampa e responsabile della comunicazione di diverse realtà tra tv e spettacolo, Iannuzzi mastica il filone dei reality show, dei talent show e dei programmi di intrattenimento, approfondimento e informazione. Grande appassionato di politica italiana.