SILB – GIANNI INDINO: GRAVE DANNO D’IMMAGINE PER L’ITALIA IL COPRIFUOCO ALLE 23
Si definisce molto preoccupato, dopo aver ricevuto una telefonata dalla Germania in cui gli è stato raccontato che i media tedeschi hanno titolato sui giornali e i Tg: “Italia, vacanze con il coprifuoco”, riferendosi alle volontà del nostro Governo di mantenere il provvedimento sugli orari stringenti. Gianni Indino, presidente della Confcommercio della Provincia di Rimini e del Silb di zona – Sindacato Italiano dei Locali da Ballo, ha raccontato in un videosfogo inviato alle agenzie di stampa, come l’annuncio della misura restrittiva riguardante la libera circolazione delle persone su territorio italiano abbia creato un boomerang mediatico.
Indino snocciola un dato preoccupante: laddove anche la stagione turistica 2021 dovesse subire contraccolpi, come già successo per l’anno precedente (fatti salvi casi eccezionali), il settore rischierebbe l’estinzione. “Se c’è qualche politico sensibile batta un colpo – ha dichiarato – perchè questo provvedimento ha messo in atto una volontà da parte dei tour operator tedeschi (che sono preziosi per il nostro Paese ndr) di orientare i loro concittadini verso altre mete: come la Spagna, la Grecia. La verità è che non si capisce questo Governo cosa voglia fare. Ma io non posso stare a guardare, devo attivarmi”.
L’intervento di Indino accende la luce sul tema del turismo che il prossimo DPCM, in vigore dal 26 aprile e che a fasi progressive traghetterà l’Italia fino a luglio, non solo non tutela il turismo… ma addirittura nei vari punti del Decreto, locali da ballo, quindi discoteche, e in generale attività notturne (eccezion fatta per i parchi di divertimento) non sono nemmeno citati.
Il coprifuoco alle 23, secondo Indino, ma anche secondo alcuni esponenti politici, è una privazione della libertà personale, che andrebbe preservata evitando di continuare sulla strada delle chiusure per contenere la pandemia Covid. Tuttavia il Governo Draghi, che ricalca un modus operandi brutta copia di quello che avrebbe messo in campo il Governo Conte, si appella all’articolo 16 della Costituzione Italiana: Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.
Essendo il DPCM un decreto amministrativo e non una legge dello Stato, in teoria non potrebbe essere applicato, o almeno non in questa forma, alla situazione attuale. Tuttavia sembra che Draghi abbia chiesto anche il prolungamento dello stato di emergenza fino al 31 luglio 2021, che però non è stato inserito nel prossimo DPCM e quasi certamente dovrà essere valutato in sede parlamentare.
ANDREA IANNUZZI
