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Salva Milano, Gianni Barbacetto: “L’abitazione a Milano è ormai un asset finanziario”

Gianni Barbacetto, autore del libro “Contro Milano”, è intervenuto a “In Dino Veritas” con Dino Giarrusso e Martina Gatto su Radio Cusano Campus rispetto a il caos di “Salva Milano”.

Milano è una città che si è trasformata negli ultimi 10,15 anni. Tutto parte dalle amministrazioni, prima di destra con Albertini e Moratti, poi di centro sinistra, Pisapia e infine Giuseppe Sala che hanno avuto una sola idea per Milano, quella dell’attrattività, attirare capitali immobiliari a Milano. E ci sono riusciti, tanto è vero che Milano è diventata la prima città per investimenti immobiliari in Europa, (seconda Monaco di Baviera, terza Amsterdam). Sono arrivati decine di miliardi, ma dove sono andati? Sono andati nelle casse dei grandi fondi internazionali, nelle casse dei costruttori ma non è tornato quasi nulla alla città. Perché se chi costruisce a Monaco di Baviera deve restituire alla città il 30% del valore che estrae dalla città stessa (in servizi, case a canoni moderati, verde, opere pubbliche), a Milano deve restituirne solo l’8%. È chiaro che così arrivano in tanti a Milano, il problema è che non restituiscono nulla. Complicando così la vita a Milano e, tra le altre cose, dilatando i prezzi degli affitti e degli acquisti delle case”. 

L’abitazione a Milano è ormai un asset finanziario. C’è stata la finanziarizzazione dell’abitare per cui quello che conta è la posta che tu metti, costruisci un grattacielo e lo metti a bilancio, se poi lo riempi o meno non è importante. Ma come fai ad attirare tutti questi soldi? E’ molto semplice, abbassi le regole e abbassi i costi. “Salva Milano” rischiava non solo di NON salvare Milano ma anche di dannare l’Italia intera, perché avrebbe esportato per il futuro e per tutto il paese le regole malsane di Milano, tra l’altro con grandi perdite delle casse comunali” conclude.

Guarda l’intervento: https://www.cusanomediaplay.it/puntata/2948/ascesa-e-discesa-della-città-di-milano,-delmastro-e-nordio,-corona-spara-a-zero-su-tutti