OnlyFans: Niente più foto spinte, allarme fra i creator
Il grande pubblico ha saputo dell’esistenza di OnlyFans attraverso i servizi che il programma Le Iene, su Italia1, ha fatto su alcuni dei creator presenti sulla piattaforma. Ma in realtà, i più curiosi, già sapevano di questo sito e del suo funzionamento.
Chiunque abbia un fisico prestante, sia donne che uomini, o per lo meno che pensasse di averlo, poteva mostrarsi senza veli, e anche in atteggiamenti più spinti, attraverso questo portale: tutto, chiaramente, a pagamento.
Perchè “poteva”? Perchè i creator che fino a oggi hanno usufruito di questo servizio per guadagnare (in alcuni casi anche palate di quattrini), dal 1 ottobre dovranno cercarsi un altro lavoro. O emigrare altrove.
OnlyFans infatti è stato “costretto” per la lotta alla pedofilia dal circuito MasterCard (e non solo), a rivedere alcune regole. D’altronde la carta di credito è l’unico modo per poter pagare e accedere alle immagini desnude dei profili preferiti, e quindi il sito abolirà tutto il materiale cosiddetto uncensored.
In pratica non saranno più ammessi fotogrammi intimi, dal nudo (salvo il vedo non vedo) al porno, trasformando così la piattaforma digitale in una specie di MySpace di ultima generazione. Il caso è nato quando il noto istituto di credito, per combattere la pedofilia, ha preteso che tutti gli iscritti paganti a OnlyFans (50 milioni in tutto il mondo) venissero schedati. Violando in questo modo un principio di privacy che a lungo andare avrebbe creato problemi.
Non potendo più garantire così un vero anonimato ai propri clienti, il sito web ha deciso di abolire immagini e video di nudo spinto, il reale motivo per cui molti utenti in questi anni si sono serviti della piattaforma, arrivando a pagare cifre da capogiro alle proprie donne o ai propri uomini del desiderio che a loro volta si sono comprati appartamenti e borse di Hérmés come non ci fosse un domani.
Ma adesso è tempo di ripensamenti. Perchè l’allarme fra i titolari dei profili a pagamento ha messo a soqquadro la vita di tanti di loro che, un po’ per necessità un po’ per pigrizia, avevano puntato su OnlyFans come unica fonte di sostentamento.
La rete bacchettona non è stata generosa con questi soggetti, prendendoli di mira con prese in giro ed epiteti sinceramente in qualche caso fuori luogo. Il pensiero comune? “Così andranno a cercarsi un lavoro vero”. Come se il mostrarsi senza veli e farsi pagare, per loro fosse un redditizio passatempo ma non un mestiere con cui e per cui campare.
Occorre dire che tanti personaggi, soprattutto maschili, divenuti famosi nei reality show e nei salotti di Barbara D’Urso hanno aperto dei profili e li hanno arricchiti di foto total naked, scatenando la fantasia dei fan, e di quelli che amano quel tipo di vip. Senza qualche polemica. In ordine ci sono gli ex tronisti Lucas Peracchi e Mariano Catanzaro. Ma anche volti più borderline della tv, come Mario Luigi Favoloso e la ex pupa Elena Morali.
In alcuni casi, le immagini pubblicate sono piuttosto forti, in altri meno, con un nudo “artistico” però senza censura. Con prezzi che variano dai 10 euro al mese (e un sovrapprezzo per sbloccare foto più spinte), fino a un massimo di 40 euro per accessi illimitati.
Se il materiale caricato dovesse essere piuttosto castigato, c’è anche la possibilità che OnlyFans non lo blocchi. Ma la linea di confine che divide un nudo provocatorio da un nudo artistico è troppo sottile, tanto che in molti stanno già trovando alternative su Telegram. E non tarderà ad arrivare molto presto qualche altra trovata simile, perchè inutile negarlo: dove c’è il nudo c’è il business.
ANDREA IANNUZZI