Massimiliano Varrese a Montecitorio: Regolamentare il web
In occasione della presentazione del cortometraggio sulla violenza di genere, “Doppia Vita”, intervenendo nella sala stampa della Camera dei Deputati dov’era in corso la conferenza, l’attore Massimiliano Varrese ha lanciato un messaggio molto duro e un appello alla politica perché intervenga sul fenomeno del cyberbullismo in costante aumento sui social e su tutta la rete.
“Siamo arrivati a un punto di non ritorno – ha dichiarato Massimiliano Varrese – è arrivata l’ora di dire basta alle parole e intervenire con i fatti. Il cyberbullismo è arrivato a un livello di massima intolleranza. Questi leoni da tastiera spesso si coalizzano in gruppi o fandom tossici manipolando notizie, video e la realtà dei fatti a loro comodo e piacimento, contribuendo così a dare vita a fake news diffamatorie e denigranti, che quasi sempre vengono poi rilanciate anche da chi fa notizia sul web solo per avere click o hype mediatica. Le persone che finiscono nel mirino di questi delinquenti, subiscono un danno psicologico e d’immagine. Io sono stato fra i protagonisti di un famoso reality show e anni e anni di carriera rischiavano di essere compromessi a causa di questa moda degli insulti, delle manipolazioni mediatiche, delle aggressioni verbali violente, dove mi sono sentito pure augurare la morte, ci è finita in mezzo la mia famiglia e non solo…. E io ho deciso di non farci l’abitudine e di reagire. Queste persone che si macchiano di simili reati vanno severamente punite, e la politica ha l’obbligo di parlarne non solo in campagna elettorale, ma di mettere mano alla legislatura e studiare un metodo per fermare questo metodo. Potrebbe essere untile una identità cibernetica, come fu per lo spid, in modo da identificare e localizzare chiunque insulti, aggredisca, minacci attraverso il web. Io ci metto la faccia e voglio combattere questa battaglia. Chi non ha nulla da nascondere o temere perché dovrebbe avere paura di una identità digitale? O le identità digitali servono solo per riscuotere i contributi? Io ho il coraggio di farlo e di combattere il cyberbullismo ma chi non ce lo ha? E i giovani?”.
(agenzia DIRE)