Massara e Lauretti: Vi raccontiamo come si assiste ai programmi tv
I meccanismi della tv raccontati da chi la tv la costruisce. A pochi giorni dall’inizio della nuova stagione, Giada Massara, che guarda con gratitudine agli insegnamenti di Marina Donato, Stefano Bartolini e Massimiliano Lancellotti, e Antonello Lauretti, enfant prodige delle PR, rispettivamente casting director e addetto casting di Corìma Produzioni, ci portano nella loro officina creativa, tra format rodati e nuove idee ancora su carta.
Ragazzi, il vostro lavoro consiste anche nel reclutare il pubblico per le trasmissioni tv. La sua mancanza, durante la pandemia, è stata così forte?
Giada: Uno studio senza pubblico è davvero tristissimo, ce ne siamo accorti durante il primo lockdown con le puntate del Serale di Amici. E’ il pubblico che carica e trascina il conduttore. Proprio per questo appena è stato possibile, e attenendoci alle regole anti-Covid, abbiamo riportato un po’ di gente in uno studio televisivo. Posso assicurare che i 50 che entrano oggi al Grande Fratello Vip, fanno casino come quando potevano starcene 400!
Quanto incide il genere di un format in fase di reclutamento?
Tantissimo. Il pubblico del GfVip è assolutamente diverso da quello di Forum: sceglie il reality chi vuole trascorrere una serata disimpegnata. A Forum invece, anche per gli argomenti spesso trattati, è più facile trovare professionisti, come notai o avvocati.
Quali sono, invece, più in generale i requisiti per partecipare come pubblico in una trasmissione?
Antonello: Grossi requisiti non ce ne sono, se non l’essere maggiorenni e avere con sé il Green Pass.
Giada: Attenzione però: il Green Pass non garantisce l’ingresso in in studio. All’arrivo occorre sottoporsi a un tampone rapido che risulti negativo. E’ per questo che, per ora, tendiamo a preferire persone che siano nella Regione dalla quale va in onda la trasmissione. Mi spiacerebbe non far entrare una persona a causa di un tampone positivo dopo che magari ha affrontato un lungo viaggio.
C’è un aspetto in cui il vostro lavoro è cambiato durante la pandemia?
Antonello: Lavorando molto coi social, ho sempre tenuto i miei contatti attivi e quindi non ho accusato granché il colpo.
Giada: A me, invece, la cosa che è pesata di più è stata il dover fare spesso casting online. Io sono per il contatto diretto, ho bisogno di creare empatia con le persone. E i social sono una bella arma a doppio taglio…
Perché?
Colpa dei filtri! Mi è capitato più volte che mi inviassero delle foto bellissime ma che poi, dal vivo, quella persona fosse un tantino diversa (ride,ndr.)
E cosa si fa in questi casi, il candidato si manda a casa?
Antonello: Di solito il casting si fa lo stesso, magari quella persona ha delle caratteristiche che possono servire in un’altra occasione. Chiunque può intervenire, può contattarci a: pubblicotv@corima.tv.