Marco Garofalo: “La fotografia non smetterà mai di illuminarci”
Marco Garofalo nasce a Napoli nel 1984, si trasferisce a Roma dove, nel 1998 si iscrive e poi completa il percorso triennale presso l’Istituto superiore di fotografia, successivamente frequenta lo I.E.D. di Roma. Vincitore di numerosi premi fotografici, non lascia nulla al caso, non “coglie nulla per caso” ma come ha ben descritto lui personalmente “costruisce” le sue foto seguendo i suoi schemi e il suo modo personale di vedere il mondo.
- Ciao Marco, ci racconti quando è nata la tua passione per la fotografia?
Ho scoperto la fotografia all’età di 9 anni per curiosità, da allora è diventata la mia dedizione e passione di vita. All’Istituto superiore di fotografia di Roma mi hanno insegnato le basi concrete della
fotografia bianco nero analogica, con ritratti a studio in bianco nero, successivamente ho frequentato il triennale Master laurea allo Ied di Roma e ho collaborato con varie agenzie di moda di Milano e in varie trasmissioni televisive. Nel 1998 la mia prima mostra fotografica che mi ha dato l’opportunità di entrare nel mondo delle gallerie d’ arte. Da allora ho realizzato numerose mostre fotografiche in giro per il mondo.
- Come riesci a trovare ogni volta stimoli diversi?
Trovo stimoli attraverso problematiche sociali che viviamo tutti i giorni e cerco di trasformarli in messaggi di riflessione che restano nel tempo per un futuro migliore.
- Qual è il fotografo a cui ti ispiri?
Prendo ispirazione da diversi maestri di fotografia. Ognuno a modo suo mi trasmette energia e volontà nel realizzare la mia visione e poter scrivere cosi la mia storia, come hanno fatto loro con la loro arte.
- Che cos’è per te la bellezza?
Per me la bellezza è semplicità, in un’era nella quale tutti tendono ad apparire con l’ausilio della chirurgia estetica che ha preso il sopravvento, credo e penso che non ci sia bellezza migliore della pura semplicità.
- Come pensi possa cambiare la fotografia nei prossimi 10 anni?
Penso che la fotografia sia già cambiata tanto negli ultimi 10 anni perchè oggi è a portata di mano di tutti, con smartphone e reflex sempre più potenti e piccole penso che sia un’arte, sempre in continua evoluzione, che non smetterà mai di illuminarci.
- Quali sono i tuoi obiettivi futuri?
I miei prossimi obiettivi sono tanti. In primis, sono passati due anni dalla premiazione della federazione europea fotografi professionisti, che mi ha riconosciuto una qualifica europea in fotografia di Fine Art in Finlandia, quindi uno dei miei obiettivi è quello dii poter diventare giudice Master per la federazione. Questo mio sogno mi dà la forza e la volontà di voler sempre perfezionare e costruire progetti che facciano la differenza e che, soprattutto, restino nel tempo.