INT: “Proposte per una riforma fiscale che metta al centro il contribuente”
Il Comitato INT per la Riforma Fiscale ha annunciato ieri per voce del suo Presidente Giorgio Benvenuto, durante una videoconferenza su economia e problematiche fiscali, i capisaldi su cui si baseranno le proposte che l’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) invierà al legislatore in tema di riforma fiscale, questo quanto sottolineato dal Presidente del Comitato Benvenuto: “ Sarà necessario dare più vigore alla legge 212/2000 meglio conosciuta come Statuto dei diritti del Contribuente limitandone il ricorso alla deroga per solo motivi di particolare gravità e con assoluto divieto di emanare norme, in ambito fiscale ed ammnistrativo, che abbiano effetto retroattivo, inoltre occorrono semplificazione e stabilità normativa, le norme devono essere chiare, certe e stabili poiché le attività produttive potranno sviluppare strategie di medio e lungo termine solo in presenza di stabilità e certezza normativa, ultimo caposaldo, per una riforma che metta al centro il cittadino contribuente, è rendere maggiormente efficiente la giustizia tributaria. Tematiche su cui si svilupperanno specifiche indicazioni come la necessità di sburocratizzare l’utilizzo delle compensazioni dei crediti erariali e contributivi da parte dei contribuenti.”
Il Presidente dell’Istituto Nazionale Tributaristi (INT) Riccardo Alemanno, anch’egli membro del Comitato per la Riforma Fiscale, ha così commentato: “ Sono estremamente lieto ed onorato che il Presidente Benvenuto abbia sposato in modo così totale quanto emerso dal lavoro del Comitato di esperti e dalla Commissione di professionisti che l’INT ha messo in campo per supportare la Riforma Fiscale governativa. Continueremo a lavorare per dare voce soprattutto a chi opera sul campo, con una particolare attenzione ai giovani che rappresentano il nostro futuro, bisogna avere la forza e la volontà di pensare certamente all’emergenza soprattutto in questo periodo così difficile, ma nel contempo bisogna saper dare indicazioni per il futuro, poiché torneremo a competere in ambito produttivo ma per farlo è necessario già da oggi iniziare ad eliminare gli ostacoli burocratici e normativi che hanno costretto il nostro Paese a passeggiare quando il resto del mondo già correva.”