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Industria, in 15 anni cresce solo il valore aggiunto del Nordest



ROMA (ITALPRESS) – Sebbene l’industria contribuisca al Pil nazionale per il 21 per cento, tra il 2007 e il 2022 il valore aggiunto reale dell’attività manifatturiera italiana è sceso dell’8,4 per cento, in Francia del 4 per cento, mentre in Germania la variazione è stata positiva e pari al +16 per cento. A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA. Il comparto che nell’industria italiana ha subito la contrazione negativa del valore aggiunto più pesante in questi ultimi 15 anni è stato il coke e la raffinazione del petrolio.
fsc/gsl