Gli alunni dell’Istituto Comprensivo Milano Spiga a favore della lotta alla violenza sulle donne
Il 25 novembre in tutto il mondo si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, data scelta da un gruppo di donne attiviste riunitesi nell’Incontro Femminista Latino-americano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981, e in seguito ufficializzata dall’Assemblea Generale dell’ONU. Il 25 novembre del 1960, le tre sorelle Mirabal, mentre si recavano a far visita ai loro mariti in prigione, furono bloccate, torturate, massacrate a colpi di bastone e strangolate da agenti del Servizio di informazione militare, per poi essere gettate in un precipizio, a bordo della loro auto, per simulare un incidente. Sono considerate esempio di donne rivoluzionarie per l’impegno con cui tentarono di contrastare il regime di Rafael Leónidas Trujillo, il dittatore che tenne la Repubblica Dominicana nell’arretratezza e nel caos per oltre 30 anni.
Il femminicidio, purtroppo, è un fenomeno tristemente attuale, che fa parte della cronaca quotidiana e che non accenna a diminuire. Mediamente viene uccisa una donna ogni tre giorni: èquanto emerge dal dossier annuale del Viminale, che rileva come, tra il primo agosto 2021 e il 31 luglio 2022, in Italia, siano state uccise 125 donne, in aumento rispetto alla precedente rilevazione. Nello stesso lasso di tempo, sono state registrate anche 15.817 denunce per stalking, oltre a 3.100 ammonimenti del questore e 361 allontanamenti per lo stesso reato.
Seguendo il principio secondo cui, per contrastare questo infelice fenomeno, si devono sensibilizzare i nostri futuri uomini e donne sin da piccoli, l’Istituto Comprensivo Milano Spiga di Milano, grazie anche all’impegno della Dirigente Scolastica, la Professoressa Angelina di Nardo, e della Referente su Bullismo e Legalità, la Professoressa Enza Pietrangelo, si è pensato di interessare gli alunni coinvolgendoli in una mostra che avesse come tema il simbolo della violenza contro le donne: le scarpe rosse. Effettivamente tutti i ragazzi dell’Istituto hanno partecipato con estremo entusiasmo, realizzando dei lavori meravigliosi e dall’indubbio valore intrinseco ed artistico.
Ricordiamo il numero antiviolenza e stalking, 1522, che le donne possono chiamare in qualsiasi momento per chiedere aiuto e consigli; uno spazio protetto e sicuro, gratuito e accessibile per 24 ore al giorno, a cui le operatrici rispondono in 11 lingue diverse. Il 1522 è attivo anche con una chat disponibile su sito e app dove a rispondere non è un robot, ma una persona in carne e ossa.
I Centri antiviolenza sono sparsi su tutto il territorio nazionale e svolgono attività di consulenza psicologica, consulenza legale, gruppi di sostegno, formazione, sensibilizzazione e prevenzione, raccolta ed elaborazione dati, orientamento ed accompagnamento al lavoro.
Le Case Rifugio, invece, forniscono un alloggio sicuro alle donne che subiscono violenza e ai loro bambini, a titolo gratuito e indipendentemente dal luogo di residenza.