Folgori (Feoli): “Bene decreto ma serve più coraggio contro la democrazia”
“Le norme varate il primo maggio scorso dal Consiglio dei Ministri con il Decreto Lavoro vanno nella giusta direzione e sono un primo passo per far ripartire l’economia. Valutiamo con estremo interesse, ad esempio, l’ulteriore abbattimento del cuneo fiscale che permetterà di abbassare il costo del lavoro, rendendo più pesanti le buste paga dei lavoratori e consentendo a milioni di famiglie di aumentare il proprio potere di acquisto. Dal governo tuttavia ci saremmo aspettati maggiore coraggio nella sburocratizzazione. Molte riforme, che si possono fare a costo zero, avrebbero un impatto enorme sul mondo delle imprese. Pensiamo al Durc, che oggi rischia di ingessa e immobilizza migliaia di piccole e medie aziende. Una riforma è necessaria. Non si tratta di abbassare o eliminare i controlli sul regolare versamento degli oneri contributivi, ma solo di consentire alle imprese la certificazione semestrale e trimestrale anziché mensile. Questo per evitare che ritardi burocratici blocchino la vita economica degli imprenditori e conseguentemente danneggino i lavoratori. Ribadiamo quanto Feoli va dicendo da mesi: la buona occupazione si crea solo con un nuovo patto sociale tra governo, imprenditori e dipendenti. La stagione dei bonus non ha portato alcun risultato tangibile, né si può pensare di rilanciare l’economia senza mettere in condizione le imprese di competere”.
Lo dichiara in una nota Enrico Folgori, presidente di Feoli (Federazione Europea Operatori della Logistica Integrata) e responsabile Strategia e Sviluppo di Sic Europe, azienda leader nel trasporto, nella logistica e nel facility management.