Femminicidio, La Russa “Quello che stiamo facendo non basta”
ROMA (ITALPRESS) – “Come ho avuto modo di dire in passato, e con maggiore forza lo dico ora dopo questi altri tragici eventi, pur quanto ora ci sia maggiore consapevolezza, il problema dei femminicidi non può essere affrontato come lo facciamo ora. Non è tanto una questione di donne, semmai di uomini. E non è un problema che riguarda donne e uomini, ma un problema globale, quindi servono risultati e soluzioni di altro livello. Non basta quello che stiamo facendo”. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, a Tg2 Post su Rai Due in merito agli ultimi tragici episodi di femminicidio: “Mi ha telefonato una mamma di Milano del mio palazzo che aveva un ragazzone che da giorni stalkerizza la figlia. I Carabinieri, che ringrazio, le avevano detto che serviva una denuncia – ha raccontato la seconda carica dello Stato – Io credo che a un qualsiasi minimo allarme si debba dare una risposta immediata, meglio sbagliare per eccesso che per difetto”.
Parlando poi della guerra in Ucraina, La Russa ha sottolineato che “l’articolo 11 della Costituzione è da leggere nella sua interezza. C’è scritto che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. E che promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo, come per esempio la Nato”. “Per questo l’articolo 11 va letto nella sua interezza – ha ribadito la seconda carica dello Stato – Non si può confondere l’obbligo di stare sempre dalla parte della pace con l’immagine di una pace ingiusta, nei confronti ad esempio, e Dio mai voglia, di chi dovesse un giorno invadere la nostra nazione”.
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