Fase 2: Renzi, tocca a Conte decidere se fare a meno di noi
“Ho chiesto a Conte di decidere. Tocca a lui, non a noi. Durante la fase 1, quella della paura, il premier ha rassicurato gli italiani. Ora siamo fuori dall’emergenza. Dobbiamo allora ripartire perchè ogni giorno di ritardo provoca licenziamenti e fallimenti. Ripartire in sicurezza, ma ripartire. Il mio appello a Conte è semplice: decidi. Se il premier sceglie il populismo, farà a meno di noi. Se sceglie la politica seria, ci saremo. Tocca a lui, non a noi decidere”.
Cosi’ il leader di Italia viva Matteo Renzi in un’intervista al Corriere della sera, in cui fa presente di essere “terrorizzato che ci sia una decimazione delle donne che lavorano: i figli a casa sono un problema per la società, non solo delle mamme. Qualcuno dovrà pur dirlo”.
Sulle morti di questa pandemia, Renzi propone: “Se vogliamo rispettare i 30mila morti facciamo una vera commissione di inchiesta e capiamo chi ha sbagliato”. E poi spiega il suo pensiero sulla ripartenza: “Se dici che ci sono 400 miliardi di liquidità per le imprese, poi ci devono essere davvero. Altrimenti aumenta il numero dei like su Facebook ma crolla il numero degli occupati. Vogliamo sbloccare i cantieri, non controllare le autocertificazioni. Offriamo serietà. Ma vogliamo serietà. Altrimenti ci sostituiscano”.
Ma avverte l’ex premier: “La crisi c’e’ già, ma è economica, non politica. Ci sono due Italie. Chi ha un posto di lavoro sicuro, soffre gli effetti della quarantena, è preoccupato, vive con dolore. Ma va avanti perchè alla fine del mese ha uno stipendio garantito. Poi ci sono milioni di italiani, commercianti, piccoli imprenditori, operai, partite iva, professionisti che sono disperati. Iv chiede a Conte di occuparsi di loro, non di noi”. “Questo governo è nato come risposta a Salvini che voleva i pieni poteri – rileva – per non darglieli abbiamo accettato persino di fare l’accordo con i cinque stelle. Ma non e’ pensabile che i pieni poteri li possiamo dare a qualcun altro solo magari perchè usa modi più garbati”.