Edizione Straordinaria: la tv per farla bisogna amarla
La tv, per farla, bisogna amarla. E questo amore deve sbocciare da piccoli, per essere vero. Sabato sera si è vissuta una sorta di storia d’amore collettiva, di Woodstock della TV, grazie a un tam tam nato su Twitter. Su Rai3 era previsto, in prima serata, un docu-film realizzato da Walter Veltroni, a cura di Marta La Licata ed Enrico Salvatori, sulle Edizioni Straordinarie dei Telegiornali Rai. Solo materiale di archivio, nessun commento, nessuna voce fuoricampo. Neanche il più ottimista poteva sperare che 1.640.000 telespettatori, share 6.4%, rimanessero letteralmente incollati a quelle immagini. Ma chi segue i social aveva capito tutto: i tweet legati al programma aumentavano di minuto in minuto fino ad arrivare ad oltre 3.000, in un’ora e mezza. Una media di un tweet ogni 30 secondi. Tutti volevano condividere quanto stavano vedendo e vivendo. Perché era il film della loro vita che stava scorrendo, senza soluzione di continuità. A volte ci si arrovella per cercare chissà quali soluzioni per realizzare un programma. Ma la realtà, raccontata in tempo reale, supera qualsiasi fantasia. Ed “Edizione Straordinaria” lo ha dimostrato, ancora una volta.