Editoria: Movimento Api, un fondo per salvare le tv locali
Questa mattina una delegazione del movimento Autonomi e Partite Iva (Api) ha partecipato alla manifestazione indetta sotto la sede del Ministero dello Sviluppo Economico a Roma dalla Rea (radiotelevisioni Europee Associate) per rivendicare diritti e aiuti alle piccole e medie tv locali per i quali i ristori varati in questi mesi dai governi non sono stati sufficienti per affrontare la crisi economica.
“Nel settore delle tv locali lavorano circa seimila persone e in base alle normative vigenti i contributi statali destinati all’editoria vengono suddivisi solo fra le prime cento realtà, lasciando alla crisi il resto delle piccole tv locali la cui importanza in termini di informazione e anche di ruolo sociale per l’Italia è indiscussa”, afferma il coordinatore nazionale Maurizio Bianchi.
“Come movimento Api abbiamo sostenuto la richiesta di un fondo speciale da destinare per l’emergenza covid a queste realtà, affinché si possano tutelare i posti di lavoro. C’è inoltre il tema dello switch off televisivo T2 che renderà inutilizzabili oltre 45 milioni di tv non abilitate, con conseguenze anche qui devastanti sul piano economico che saranno pagate soprattutto dalle piccole tv. Chiediamo al governo di intervenire in fretta per salvaguardare l’informazione territoriale, stanziando fondi ad hoc per la piccola editoria televisiva”, conclude l’esponente del movimento Autonomi e Partite Iva.