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Dalila Spagnolo: una giovane promessa nel panorama musicale italiano

Dalila è una ragazza del Sud che porta con se ali e radici. Le ali per inseguire il suo sogno e le radici che la tengono ben radicata alla sua Lecce. Si definisce sensibile ed emotiva, due qualità che mescolate al suo straordinario talento creano un mix esplosivo.

Nonostante la sua giovane età vanta numerose collaborazioni e ha già raccolto grandi riconoscimenti.

L’abbiamo intervistata per conoscere la sua storia e sapere cosa si aspetta dal futuro.

In che periodo della tua vita hai capito che la musica era la tua vocazione? E chi si è accorto per primo del tuo talento?

<<Mi piace questa parola che hai utilizzato: Vocazione. Fino a pochi anni fa pensavo che la musica fosse la mia passione, ma che probabilmente avrei fatto altro. Tutto è cambiato quando sono entrata nella Compagnia Corale Christian/Gospel della “Just4Jesus” diretta da Tyna Maria: l’incontro con Tyna è stato di fondamentale ispirazione in termini di formazione della personalità e di sensibilità ed è stata proprio lei a suggerirmi di guardarmi dentro: da quel momento in poi ho capito che la musica sarebbe stata la mia Vocazione, e che la mia intera vita sarebbe ruotata intorno ad essa.

Ad accorgersi per primo del mio talento nella scrittura e composizione di brani è stato Luigi Russo, sensibile pianista e arrangiatore, che dal primo momento in cui abbiamo collaborato non mi ha mai abbandonato, ma sempre incoraggiato, sostenuto con la sua presenza e competenza tecnica nell’arrangiamento, produzione e missaggio dei miei brani. Mi sento quindi di nominare e ringraziare queste due persone in particolare, anche se non posso dimenticare che, all’età di dieci anni, la mia maestra delle elementari consigliò ai miei nonni di farmi studiare canto perché, a suo dire, avevo già una “bella vocina”. Loro mi hanno da sempre sostenuta nelle mie passioni, insieme alla presenza artistica costante di mio zio, Ciro Acampora, da anni inserito nel mondo dello spettacolo a livello internazionale.>>

Sei cresciuta musicalmente con la musica degli anni ’90. Quali sono gli artisti che ti hanno ispirato e quali sono le canzoni con cui ti sei formata?

<<Da sempre è stata la musica soul, black, R’nB ad ispirarmi nella composizione dei miei brani inediti. Gli artisti a cui faccio riferimento sono Jill Scott, Erika Badu, Dee Dee Bridgewater, ma anche vocalità Gospel alle quali mi sono avvicinata grazie al percorso e agli studi di questo genere di cui vi ho parlato precedentemente, come Patti Labelle, Oleta Adams, Yolanda Adams.

Di fatti, molte delle mie composizione sono in lingua inglese e in stile Pop e soprattutto Soul/Black con contaminazioni Gospel. Durante questa quarantena, rivelatasi molto produttiva per me, ho scritto dei pezzi nuovi ed ho deciso che uscirò con il mio primo disco in italiano, contenente la mia ultima pubblicazione “You are not alone” come traccia bonus.>>

Se dovessi esprimere un desiderio, con chi ti piacerebbe un giorno collaborare? Con chi duettare? Da chi ti piacerebbe farti produrre?

<<In questo momento di intensa produttività e creatività, faccio fatica a pensare ad una collaborazione o un duetto (anche se i miei due singoli pubblicati sono, in effetti, frutto di collaborazioni), perché sono molto concentrata sulla ricerca del mio stile e del mio sound, che ho indagando ultimamente avvicinandomi a sonorità di altre zone del mondo. A produrmi invece, vorrei fosse qualcuno che creda in me, in quello che ho da dire, senza chiedermi di cambiare o commercializzarmi. Per me questo è fondamentale.>>

Cosa vedi nel tuo futuro come artista e come donna?

<<Nel futuro mi vedo completamente “me stessa” , soddisfatta, in viaggio per conoscere il mondo, e magari portare la mia musica lontano. Disegno la mia vita man mano che acquisisco gli strumenti per farlo, ma sento fortemente che tutto ciò che si muove dentro di me non può restare tra le mura di casa, ho il bisogno primario di donarlo al mondo e sono molto decisa nel farlo, tanto da non considerare mai un piano di riserva.

Mi vedo anche madre, a crescere i miei figli tra amore e il verde della campagna. Mi vedo felice>>

 

 

Teresa Gargiulo

Teresa Gargiulo, giornalista iscritta all’Ordine del Lazio. Salernitana di origini, romana di adozione. La sua formazione nasce all'interno di testate giornalistiche nazionali e si perfeziona con studi specifici in scienze politiche e in comunicazione. Appassionata di viaggi, lifestyle e pubbliche relazioni.