Covid e conflitti: i giovani di Rondine a dialogo con i leader globali
Covid e conflitti: i giovani di Rondine a dialogo con i leader globali per un domani post-pandemico sostenibile, giusto, inclusivo
L’iniziativa è promossa nell’ambito della campagna globale “Leaders for Peace”
Dal Patriarca Bartolomeo I al Segretario di Stato Parolin, fino al Ministro Di Maio e a Enrico Letta tanti i contributi e interventi in programma
Il 10 Dicembre 2020, alle 16-17.30 CET , l’evento on line in diretta sulle pagine Facebook di Rondine (IT) e Rondine International Peace Lab (EN)
Come rispondere ai nuovi conflitti generati dell’emergenza Covid a livello globale? È possibile iniziare costruire un domani post-pandemico sostenibile, giusto, inclusivo salvo da ulteriori conflitti sociali e armati?
Sono queste le domande che i giovani di Rondine Cittadella della Pace rivolgeranno ad alcune della più alte autorità nazionali e internazionali, leader politici e religiosi, esponenti della cultura, della diplomazia e del mondo accademico.
L’occasione sarà l’evento on line dal titolo “Disinnescando nuove tensioni. Il mondo del post-pandemia avrà bisogno di giovani Leader di Pace” che si terrà il 10 Dicembre 2020, dalle 16 alle 17.30 live sulle pagine Facebook di Rondine (IT) e Rondine International Peace Lab (EN).
Tra interventi e video messaggi, tanti i contributi previsti per questa riflessione collettiva guidata dai concetti di responsabilità e cura che potranno indicare una priorità, una proposta verso un 2021 ed un futuro di pace tutti da scrivere. Tra questi, quelli di: Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli; Luigi Di Maio, Ministro degli Affari Esteri italiano; Pietro Parolin, Segretario di Stato della Santa Sede; Mariangela Zappia, Rappresentante Permanente d’Italia presso le Nazioni Unite a New York; Rotimi Olawale, Direttore esecutivo e co-fondatore, Youth Hub Africa, Nigeria; Enrico Letta, Preside della Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi (PSIA) – SciencesPo; Franco Vaccari, Presidente e fondatore di Rondine; Giorgi Gabedava, Presidente di Rondine International Peace Lab e alcuni degli attuali studenti della World House di Rondine che rilanceranno l’appello della campagna Leaders for Peace per sensibilizzare i Governi alla formazione di giovani leader di pace. Sarà inoltre l’occasione per conoscere i progetti di successo e le best practice messe in campo dagli alumni della Cittadella della Pace come risposta all’emergenza Covid19. L’evento sarà moderato da Valeria Robecco, Presidente dell’Associazione dei corrispondenti delle Nazioni Unite (UNCA).
Il 10 dicembre ricorrenza storica della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e a due anni esatti dal lancio della campagna globale Leaders for Peace alle Nazioni Unite di New York, Rondine mette ancora una volta a disposizione il suo Metodo e l’attivismo dei suoi giovani nel peace-building a guida giovanile a servizio di quei conflitti da disinnescare che la pandemia sembra aver pericolosamente riportato sullo scenario internazionale rischiando di rimettere oggi in discussione molti dei progressi sociali e di pace fatti a livello globale negli ultimi anni. Una sfida ardua quella che apre il terzo e ultimo anno della campagna Leaders for Peace affrontando il timore di repentini mutamenti negli scenari di crescita e geopolitici e l’emergere di nuove ostilità ma anche il crescente ed accelerato acuirsi delle disuguaglianze tra ricchi e poveri, che rischia di riaccendere conflitti sociali ed economici sopiti o fino ad oggi moderati dagli sforzi collettivi di sviluppo.
Una data simbolica quella del 10 dicembre 2020 che oltre alla carta di diritti umani celebra il quinto anniversario dell’approvazione unanime, da parte del Consiglio di Sicurezza dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, della Risoluzione 2250 su Giovani, Pace e Sicurezza introdotta dal Regno Hascemita di Giordania, dell’adozione dell’Agenda2030 e dei suoi 17 obiettivi globali di sviluppo, dell’Accordo di Parigi sul clima, dell’enciclica Laudato Sì del Pontefice cattolico Francesco sulla cura della Casa Comune seguita oggi dalla nuova enciclica Fratelli Tutti, nonché nell’occasione del ventesimo anniversario della risoluzione 1325 del 2000 sul ruolo delle donne nei processi di peacebuilding.
L’evento è promosso da Rondine Cittadella della Pace in collaborazione con Rondine International Peace Lab, all’interno della campagna globale Leaders for Peace promossa grazie alla Conferenza Episcopale Italiana e a Fondation Assistance Internationale (FAI).
La campagna Leaders for Peace. Nel dicembre 2018, a settant’anni dalla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, i giovani e gli ex studenti di Rondine Cittadella della Pace hanno lanciato un Appello a tutti i popoli per compiere il primo passo verso una svolta decisiva sul tema dei diritti umani. Con la campagna “Leaders for Peace”, Rondine chiede a ciascuno dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite di dedicare una cifra simbolica dal proprio bilancio della difesa alla formazione di altrettanti leader globali in grado di intervenire nei principali contesti di conflitto del mondo, per promuovere lo sviluppo di relazioni sociali e politiche pacificate. Rondine chiede inoltre a ogni Stato membro di inserire l’insegnamento e l’educazione ai diritti umani nei sistemi d’istruzione nazionali, integrandoli con le sperimentazioni del Metodo Rondine sulla trasformazione creativa dei conflitti. L’obiettivo è la graduale estinzione dei contesti bellici dal pianeta attraverso l’affermazione di una nuova cultura che smascheri il falso concetto di nemico e diffonda tra i cittadini le abilità per trasformare positivamente i conflitti, integrando l’educazione del Metodo Rondine con l’insegnamento dei diritti umani. Anche a seguito di due importanti eventi internazionali tenuti al Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York City (USA) nel 2018 e 2019 e di numerosi altri eventi e iniziative internazionali, la campagna ha potuto pregiarsi del sostegno morale del Presidente della Repubblica Italiana Mattarella, del Pontefice cattolico Francesco, del sostegno ufficiale del Presidente del Consiglio dei Ministri Conte, della Repubblica di Costa Rica, della Presidenza del Comitato Economico e Sociale Europeo, di Sindaci e città, oltre a partenariati organizzativi con le Rappresentanze Permanenti presso le Nazioni Unite del Regno Hascemita di Giordania, della Repubblica di Armenia, della Repubblica di Sierra Leone e dell’Unione Europea.
Rondine Cittadella della Pace è un’organizzazione che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione della propria metodologia per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto, partendo dal protagonismo dei giovani. Rondine nasce in un borgo a pochi chilometri da Arezzo, in Italia: qui si strutturano i principali progetti di Rondine per l’educazione e la formazione. Il progetto che dà origine e ispirazione a Rondine è lo Studentato Internazionale – World House, che accoglie giovani provenienti da Paesi teatro di conflitti armati o post-conflitti e li aiuta a scoprire la persona nel proprio nemico, attraverso il lavoro difficile e sorprendente della convivenza quotidiana.