Coronavirus: Cina, “Nessuna disinformazione, noi le prime vittime”
La Cina nega di avere diffuso disinformazione sull’epidemia di coronavirus, dopo un rapporto pubblicato dall’Unione Europea che cita “un alto livello di coordinamento tra differenti parti del sistema cinese” nell’invio di messaggi e nella loro amplificazione in diverse lingue su diversi canali di comunicazione, “incluso l’uso di tattiche aperte e sotto copertura”.
La Cina “si oppone alla creazione e alla diffusione di disinformazione da chiunque o da qualsiasi informazione”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Geng Shuang. “La Cina e’ una vittima della disinformazione, non un promotore”.
Il rapporto è stato pubblicato la settimana scorsa, in ritardo rispetto alla data prevista, secondo diverse fonti citate da organi di stampa internazionale, e il tono sarebbe stato mitigato rispetto al testo iniziale, in seguito a pressioni ricevute da funzionari cinesi.
“La disinformazione e le recriminazioni non vanno d’accordo con la cooperazione globale nella lotta contro la pandemia”, ha proseguito il portavoce. “La comunità internazionale dovrebbe cooperare in buona fede per l’assistenza reciproca e sconfiggere la pandemia al piu’ presto”.