AMO ROMA: LA PAGINA SOCIAL CHE RACCONTA LA VERITÀ
Nel periodo della prima zona rossa in Italia, quella dal 9 marzo all11 maggio del 2020, è nata su Facebook Amo Roma (https://www.facebook.com/groups/542027496752108), una pagina social che parla della Capitale e più in generale dell’Italia. In quel periodo iniziale della Pandemia c’erano alcuni gruppi, per esempio come #iorestoacasa, che lì per lì avevano avuto una grande adesione, ma che oggi sono poco più che ricordi.
Mauro Massini, giovane sportivo romano, anche grazie all’aiuto di Alex NuCcetelli, atleta pluri riconosciuto e mattatore delle notti mondane tra Roma e la Costa Smeralda, ha pensato che fosse il caso di creare una voce contro. Contro le idee, spesso troppo filogovernative delle altre pagine, contro il sistema, ma anche contro i media che via via venivano scoperti nel raccontare fake news che mettevano solo in allarme i cittadini senza dare loro le informazioni corrette.
Clamoroso il passaggio in cui su Amo Roma vennero smentite le notizie che giungevano dalla Germania, in cui si raccontava di una situazione tragica dopo che la Merkel verso la metà di aprile aveva disposto le riaperture (da noi passerà un mese abbondante ancora prima della fine del lockdown). I Tg ma anche molte agenzie di stampa nazionali strillavano il ritorno dei contagi di massa, terapie intensive al collasso. Insomma un nuovo bollettino di guerra per i tedeschi.
Invece con talento e strategia, Amo Roma, anche grazie ad alcuni giornalisti indipendenti che seguono la pagina, riuscirono a scoprire la verità portando testimonianze dirette di nostri connazionali che abitavano a Berlino e dintorni, in cui venne smentito tutto. A tal punto che poi anche Le Iene si occupò del caso, smascherando un metodo terroristico, quello dei media italiani, che aveva come obbiettivo solo i like e il cinismo di qualche direttore che ancora oggi, come allora, calca un po’ troppo la mano.
Oggi Amo Roma, che conta migliaia di iscritti, è ancora una delle poche realtà social dove non esistono i colori: rosso, arancione, giallo o bianco. Dove non esistono gli schieramenti: destra, centro o sinistra. Ma l’amore per la Città Eterna e per un’Italia che è ancora vittima della mala informazione, che tende sempre a credere alle brutte notizie e quasi più a quelle buone.
ANDREA IANNUZZI