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Ad Ancona IGF Italia 2022, forum Onu per governance rete

Un viaggio a 360 gradi nel cyberspazio, nella dimensione di internet e della rete. L’edizione 2022 di IGF Italia (Internet Governance Forum), organizzata dalla Camera di Commercio delle Marche, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, è in corso nella splendida cornice della Sala Loggia dei Mercanti di Ancona. La due giorni offre molti panel in presenza e online, con relatori qualificati, per un ventaglio di spunti e riflessioni che va dalla cybersicurezza alla crescita digitale delle imprese, dai big data alle potenzialità dell’intelligenza artificiale, dal digital divide ai cambiamenti nel mondo del lavoro, fino all’informatizzazione delle pubbliche amministrazioni, agli open data e alle evoluzioni del concetto di cittadinanza digitale. Senza dimenticare le frontiere della telemedicina, i temi della sostenibilità e persino l’impatto delle nuove tecnologie sul settore agroalimentare.

IGF Italia (circa 60 aderenti tra enti, aziende e associazioni) è il luogo di incontro multilaterale e ‘multi-stakeholder’ promosso dalle Nazioni Unite a partire dal 2006 per rendere internet sempre più a misura di persona e di cittadino. L’obiettivo dell’associazione è strutturare progetti e proposte in materia di policy e regolazione per migliorare il governo italiano e globale della rete, grazie all’ampia partecipazione dei più importanti stakeholder scientifici, tecnici, economici e istituzionali. Sono infatti presenti ad Ancona, tra gli altri, Agid, Anac, Agcom, Unioncamere, Cnr, Garante privacy, Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale e poi Meta, Amazon, Tik Tok, General Electrics, HPE, WINDTRE, Tim, Leonardo. I risultati della densa due giorni marchigiana alimenteranno poi la discussione durante il 17esimo IGF – Internet Governance Forum globale dell’Onu, previsto ad Addis Abeba, in Etiopia, dal 28 novembre al 2 dicembre.
Sul fronte della competitività del sistema economico italiano, ad esempio, si ragiona attorno ai dati di Anitec-Assinform (Confindustria), secondo cui la spesa B2b per investimenti in digitale delle imprese ha raggiunto nel 2021 i 44,5 miliardi di euro, con una crescita del 7,4% rispetto al 2020: una spinta dovuta in gran parte alla pandemia e che, tuttavia, vede ancora le Pmi adeguarsi con più lentezza all’inevitabile cambio di paradigma. L’Italia sta comunque provando a recuperare i suoi gap storici e infatti gli investimenti in tecnologie digitali hanno riguardato il 65% delle nostre aziende, una percentuale superiore alla media Ue (61%) e in linea con gli Usa. Interessante, tra gli altri, anche lo studio del PID-Osserva, Osservatorio Nazionale dei Punti Impresa Digitale delle Camere di commercio di Unioncamere-Dintec, secondo cui negli ultimi quattro anni la cybersicurezza risulta essere l’obiettivo tecnologico in testa agli impegni di spesa, con un incremento del 9,05% nel periodo 2018-2021, persino più dell’e-commerce (8,95%), dei sistemi di pagamento mobile internet (8,13%) e del cloud (7,64%).
“La nostra missione è contribuire a rendere internet un luogo democratico, sicuro, in grado di farci crescere e di aiutarci a difendere i nostri diritti – spiega il Presidente di IGF Italia, Mattia Fantinati – La tecnologia non aspetta: pensiamo soltanto al metaverso, alla realtà aumentata o all’internet delle cose. Ecco perché come IGF Italia siamo impegnati su mandato delle Nazioni Unite nell’elaborazione delle migliori proposte per la governance di internet. Pensiamo all’importanza della tutela della privacy o al valore degli open data: una piena cittadinanza, ormai, è tale solo se è anche digitale. Lo scopo è utilizzare l’innovazione per arricchirci, secondo un principio che amo definire di ‘umanità aumentata’ e che ci spinge a migliorare sempre di più l’intima relazione che abbiamo con il cyberspazio”.
“Siamo onorati di ospitare l’evento IGF Italia 2022 – dichiara Gino Sabatini, Presidente della Camera di Commercio delle Marche – ed è significativo che tale evento si svolga nelle Marche. La nostra regione sembra aver subito più di altre gli effetti delle crisi che si sono succedute negli ultimi 14 anni, dagli shock economico-finanziari, alla pandemia, ed anche alle calamità naturali; ma le Marche sono una regione vitale, e connotata da elevata vocazione imprenditoriale, da forte senso di coesione e inclusione sociale. È con questa consapevolezza che ci siamo impegnati e lo faremo ancora, nel cercare di dare risposte efficaci sui temi dello sviluppo, tra i quali, appunto, il digitale. Con l’azione del nostro Punto Impresa Digitale siamo già attivi e riferimento per l’assistenza alle imprese nelle sfide dell’innovazione. Il dibattito sull’evoluzione della rete che oggi parte da qui ci pone di fronte alla scommessa di poter andare, insieme, sempre più lontano”.